Con Maria verso il Natale

Cari mamma e papà,

vi proponiamo di leggere insieme ai vostri bimbi questa simpatica storia per festeggiare Maria Immacolata (8 dicembre), dopo potete recitare insieme  una Ave Maria e pregare per tutte le mamme del mondo!

 

 

IL COMPITO DI GABRIELE

L’arcangelo Gabriele non stava più nelle piume.

Il Signore del Cielo e della Terra gli aveva affidato un compito di fiducia e responsabilità enormi.

L’incarico più importante mai esistito dalla Creazione in poi: trovare una madre per il Messia, il Figlio di Dio, Dio stesso fatto uomo sulla terra.

Una missione davvero delicata, ma Gabriele non era preoccupato.

Tutte le donne della terra (ed erano tante) sarebbero state onorate di diventare la mamma del Messia.

Quindi tutto si sarebbe risolto in un rapido voletto di qualche ora.

Gabriele planò lemme lemme sulla terra.

Fece un largo giro di ispezione e si fermò su una villa magnifica circondata da un grande parco.

Accanto ad una fresca fontana, una signora bella ed elegante scherzava con un gruppo di amici simpatici, abbronzati e sorridenti.

“La mamma giusta e il posto giusto per il Figlio di Dio!” pensò Gabriele. 

Si presentò alla signora e le parlò a colpo sicuro:

“Vuoi essere la mamma del Messia?”.

La signora lo guardò con aria frivola:

“Scherzi? Siamo tutti in partenza per una crociera che farà il giro del  mondo, figurati se mi metto a pensare a un bambino…”

 

Gabriele riprese il volo brontolando:

“Si, forse è meglio una mamma meno ricca, più pratica…”.

 

 Sorvolò un grande centro di uffici e in uno di questi scorse una donna efficiente e sicura, alle prese con un voluminoso  fascicolo.

“Questa sarà una madre fantastica …”, pensò il buon Gabriele che si fermò in bilico sulla scrivania e le fece senza tanti preamboli la sua proposta.

La risposta però gli arruffò tutte le penne delle ali:

“Un bambino? Adesso? Ma tu sei matto! Hai idea di quante società ho messo insieme per dare la scalata alla Borsa? Sto arrivando al top, capisci? Non posso certo fermarmi ora. Per un bambino, poi…!”.

“Ma è il Messia…”, replicò Gabriele timidamente.

“E allora?”, rispose la donna in modo distaccato.

 

Gabriele riprese il volo ma il suo ottimismo era svanito.

“Forse devo cercare una donna che abbia già dei bambini… Sarà più facile”, pensava preoccupato.

                                                                                                                                                                                                                              

Volò e volò, in lungo e in largo, finchè trovò una donna indaffarata e sempre di corsa, ma felice, con tre bambini vivaci e giocherelloni.

“Mamma, Alberto ha ingoiato la mia biglia!”; “Mamma, ho fame, ho sete, sono stanco e non so che cosa fare!”.

 L’angelo Gabriele fu costretto a urlare per farsi sentire dalla signora e fece la sua proposta.

La donna lo guardò con aria stralunata e poi sbottò:

“Un altro bambino? Ma come farei? Questi tre mi divorano viva! Non vedo l’ora che siano cersciuti!”

.

Gabriele se ne andò a piedi, con le ali basse.

Ora era proprio nei guai.

Ma non poteva fallire.

La sua missione era la più importante nei secoli dei secoli.

“Devo trovare qualcuno più giovane… più coraggioso, una mamma dall’anima grande… ma veramente grande… immensa. Ma dove la trovo una così?”.

 

Gabriele riprese il suo volo.

Volò e volò, in lungo e in largo, a nord e a sud.

Per mesi, anzi anni.

Un giorno, in un paesino minuscolo, aggrappato a una collina della Galilea, trovò una ragazza giovane giovane, forse quindicenne, che mentre lavorava cantava e pregava, povera, libera e felice.

“E’ lei!”, si disse Gabriele.

E si buttò in picchiata con l’angelico cuore che batteva all’impazzata.

La fanciulla si chiamava Maria.

L’angelo entrò in casa e le disse:

“Ti saluto, Maria! Il Signore è con te: egli ti ha colmato di grazia”.

 

A queste parole Maria rimase sconvolta e si domandava che significato poteva avere quel saluto.

Ma l’angelo le disse:

“Non temere, Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio. Avrai un figlio, lo darai alla luce e gli metterai nome Gesù.

Egli sarà grande: Dio, l’Onnipotente, lo chiamerà suo Figlio; il Signore lo farà re, lo porrà sul trono di Davide, suo padre, ed egli regnerà per sempre sul popolo d’Israele.

Il suo regno non finirà mai”.

 

Allora Maria disse all’angelo:

“Come è possibile questo, dal momento che io non ho marito?”.

L’angelo ripose:

“Lo Spirito Santo verrà su di te, l’Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà.

Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio.

Vedi: anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini, eppure è già al sesto mese.

Nulla è impossibile a Dio”.

 

Allora Maria disse:

“Eccomi, sono la serva del Signore.

Dio faccia con me come tu hai detto”.

 

Poi l’angelo la lasciò.

 

                          (Bruno Ferrero)

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